Quanto è importante per voi la comunicazione e quanto determina il risultato delle vostre richieste e l’esito dei vostri obiettivi?
La comunicazione è stata studiata da differenti punti di vista scientifici (antropologico, filosofico, linguistico, psicologico, sociologico), ciò di cui mi occuperò in questo articolo riguarderà prevalentemente l’aspetto psicologico della comunicazione e in particolar modo LA COMUNICAZIONE NON VIOLENTA (CNV) come miglior espressione della comunicazione assertiva.
La comunicazione si articola su due livelli:
COMUNICAZIONE (i contenuti che si scambiano)
METACOMUNICAZIONE (comunicazione sulla comunicazione, la cornice con cui interpretare i messaggi). Attraverso questi due livelli di comunicazione stabiliamo una interazione e definiamo il tipo di relazione, generando la definizione di se e dell’altro.
Ecco come mi vedo e come tu sei secondo me.
La CNV è un metodo ideato da Marchall Rosemberg (psicologo americano allievo di Carl Rogers) che cambia il nostro modo di parlare quindi di comunicare e di relazionarci con le persone e con noi stessi. Si basa sulle abilità di linguaggio e comunicazione che rafforzano la nostra capacità di rimanere umani, anche in condizioni difficili.
La parola chiave della CNV è l’EMPATIA.
Secondo la definizione di Carl Rogers, l’empatia è la capacità di utilizzare gli strumenti della comunicazione verbale e non verbale per mettersi nei panni dell’altro identificandosi parzialmente nel suo mondo soggettivo nel contesto di un’accettazione autentica e non giudicante.
È proprio l’accettazione incondizionata e non giudicante dell’altro che permette di comprenderne realmente il vissuto identificandosi, seppur parzialmente, con la prospettiva da cui egli vede il mondo.
Il metodo di CNV si basa su 4 elementi:
- OSSERVAZIONI, osserviamo senza valutazione senza giudizio
- SENTIMENTI emozioni, cosa proviamo? Siamo tristi, gioiosi, spaventati…..
- BISOGNI quali bisogni si sono collegati ai sentimenti che sono nati?
- RICHIESTE
Quello che spesso accade quando comunichiamo è che osserviamo qualcosa, sentiamo un’emozione e la colleghiamo a un bisogno ma, NON FORMULIAMO CORRETTAMENTE LA RICHIESTA.
Prima di capire come dovremmo comunicare impariamo come NON dovremmo comunicare, considerando che purtroppo nella nostra cultura siamo cresciuti parlando una lingua che ci spinge a:
- ETICHETTARE
- FARE PAREAGONI
- PRETENDERE (comunicare i nostri desideri come fossero delle pretese)
- EMETTERE GIUDIZI
- NON ASSUMERSI LA RESPONSABILITÀ DELLE PROPRIE AZIONI (ho iniziato a fumare perchè lo facevano tutti).
Definiamo meglio gli elementi della CNV:
PRIMA COMPONENTE DELLA CNV: OSSERVARE SENZA VALUTARE, se mescoliamo l’osservazione con la valutazione gli altri sono propensi a sentire una critica. La valutazione spesso implica un giudizio che negativo o positivo che sia è riduttivo.
SECONDA COMPONENTE CNV: ESPRIMERE COME CI SENTIAMO non dobbiamo aver paura di esprimere i nostri sentimenti o di mostrare le nostre vulnerabilità.
TERZA COMPONENTE DELLA CNV: ACCETTARE CIO’ CHE E’ ALL’ORIGINE DEI NOSTRI SENTIMENTI, Le azioni degli altri possono essere uno stimolo per i nostri sentimenti ma non ne sono la causa.
QUARTA COMPONENTE: QUELLO CHE VOGLIAMO DAGLI ALTRI PER MIGLIORARE LA NOSTRA VITA
- Evitiamo di formulare le richieste in modo vago o ambiguo
- Usiamo un linguaggio positivo (dichiariamo quello che vogliamo e non quello che non vogliamo)
- Assicuriamoci che il nostro messaggio sia stato ricevuto in modo esatto
- Assicuriamoci che le nostre richieste non siano percepite come pretese perché in tal caso chi ascolta crede che sarà incolpato o punito se non si conformerà ad esse
La CNV NON HA LO SCOPO DI CQAMBIARE LE PERSONE O I LORO COMPORTAMENTI MA QUELLO DI CREARE DELLE RELAZIONI BASATE SU ONESTA E EMPATIA.
Letture consigliate:
- Rosenberg, M. (1999). Le parole sono finestre (oppure muri). : Esserci.
- Rogers, C.(1970). La terapia centrata sul cliente. Martinelli
- Watzlawick, P. et al., (1971). Pragmatica della comunicazione umana. Casa Editrice Astrolabio